Ass. Compagnia teatrale Il Canovaccio


Vai ai contenuti

LA lettera di mammà

Stagione Prosa 2011-2012

LA LETTERA DI MAMMA' di Peppino De Filippo

Trama:

La vicenda di un nobile impoverito che riesce a far sposare suo nipote alla figlia di un ricco commerciante desideroso di un titolo nobiliare. Un matrimonio combinato può essere il rimedio allo stato di indigenza del barone decaduto Edoardo Mesti di Castelfusillo, affettuoso zio dello sposino Riccardo. All'improvviso, ecco l'intoppo: Riccardo, giovane educato e di buone maniere, per rispettare le ultime volontà che la madre (defunta) gli ha dettato in una lettera, crede di non dover soddisfare le legittime aspettative di Claretta, moglie ricca di passione.. e di soldi. Per evitare che il matrimonio e la cospicua dote vadano persi, occorre che lo zio induca il nipote a cambiare subito atteggiamento. Cosa non facile, vista "La lettera di mammà".


Recensione:

L’arte di Peppino De Filippo è ben visibile in questa farsa, interpretata a ritmi sostenuti (che assecondano l’andamento della scrittura e mantengono viva l’attenzione) e curata nei dettagli. Emanuele Nicolosi è il barone Edoardo di Castelfusillo, nobile decaduto e senza il becco di un quattrino, trasandato nell’abbigliamento quanto impeccabile nei modi. Il repertorio di trovate umoristiche e istrioniche, dispensate abbondantemente a beneficio del pubblico, rendono lustro all’autore. La successione dei vari personaggi rispetta in modo compiuto il crescendo di intensità e l’intrico della trama, risultando nel complesso gradevole grazie al livello tecnico degli interpreti, capaci di rendere al meglio i pur consueti giochi comici con brillanti svolazz.. L’ imminente matrimonio dell’imbambolato Riccardo con l’ardente Claretta, figlia di un ricco commerciante, e la vena masochistica dello zio barone che, pur di impossessarsi anch’egli di una cospicua dote, dichiara a sua volta di voler sposare la zia di Claretta (un’orrenda zitella), sono l’occasione per una collana di situazioni, qua e là impreziosita da duetti sapidi. Il raffinato eloquio del barone e il fascino del suo antico blasone tengono fede fino in fondo al personaggio disegnato dall’autore.
Redazione

Curiosità:
L’arte di Peppino De Filippo in una farsa interpretata a ritmi sostenuti che assecondano l’andamento della scrittura e mantengono viva l’attenzione.

Home Page | La compagnia | I nostri Corsi | Ultime produzioni | Contatti | Galleria | Il nostro Piccolo Teatro | Stagione Prosa 2011-2012 | Prossimi eventi | Prenotazioni abbonamenti | Mappa del sito


Torna ai contenuti | Torna al menu